Come conclusione si ribadisce che la formazione di opinioni e politiche deve coinvolgere direttamente il maggior numero di persone. Ciò significa avere dei luoghi, anche virtuali, dove le opinioni possono essere espresse e dove posizioni di vario genere possono articolarsi. Sarà poi compito degli organismi deliberativi, Consigli di Coordinamento Didattico, Consigli di Dipartimento e Senato Accademico votare su queste posizioni e considerare, in modo ordinato, ricorsi riguardo alle stesse.
L’obiettivo è quello di aumentare una partecipazione informata in cui le persone sentano di avere un interesse diretto sia a livello personale che di comunità, avendo ben chiaro il significato dei termini equità, inclusione e diversità.
"Dobbiamo avere una conversazione" (cit.) su tutti questi temi e dobbiamo praticare il confronto continuo per poter mettere tutti nelle migliori condizioni di lavorare.
Se l’Università non è democratica, non può esserlo neanche il paese.
Immagine UNIMIB "de rigueur"